Grancia S. Dionigi

Grangia di S. Dionigi

Del X sec. Dipendente dalla abbazia di S. Anastasia, e costruita poco distante, sulla strada che attualmente porta da Ponte a Casalduni. In questa chiesetta di fattura longobarda si può ammirare una pregevole tela raffigurante S. Dionigi Martire, vescovo di Parigi. Itinerari naturalistici Flora e fau na I corsi d'acqua Fiume Calore: Nasce nel Massiccio del Terminio (1786 m s.l.m.) e termina, dopo 116 km, nel Volturno. A carattere torrentizio, attraversa a sud il territorio comunale. Tra la fauna ittica segnaliamo la presenza di anguille, carpe, cavedani, barbi e rane. Torrente Alenta: Nasce nella parte estrema del territorio di Pontelandolfo e, dopo aver attraversato Casalduni, confluisce nel Calo re. Nel suo percorso a valle, lambisce l'abitato di Ponte ed è caratterizzato dalla presenza di rane, granchi e barbi. Torrente Redenta: Nasce nella parte nord del territorio di Fragneto Monforte e, dopo aver ricevuto a sinistra le acque del torrente Francavilla, sbocca nel Calore segnando il confine territoriale tra Ponte e Torrecuso. È ricco di rane e granchi. Eventi Festa patronale E’ certamente la festa più importante del paese assieme al Carnevale. Il santo protettore è San Giovanni Nepomuce o. Fu scelto dai Pontesi con atto notarile del 17 agosto 1742. La festa si celebra il 16 maggio di ogni anno nella Chiesa del SS. Rosario. Alle celebrazioni religiose si affiancano momenti artistici con la partecipazione di cantanti, musicisti e artisti di fama. Breve storia del Santo ( fonte wikipe ia ): Jan di Nepomuk o Jan di Pomuk (Giovanni Nepomuceno o Giovanni di Nepomuk ) ( Nepomuk circa 1330/1340 - 20 marzo 1393), fu sacerdote e predicatore alla corte di re Venceslao che lo fece uccidere per annegamento. È venerato dalla Chiesa cattolica come santo e come patrono della Boe ia, dei confessori e di tutte le persone in pericolo di annegamento. La sua festa cade il 16 maggio. Documenti esistenti, registri ecclesiastici e cronache del tempo riferiscono in maniera chiara che nel 1393 un certo Giovanni di Nepomuk era vicario generale dell'arcidiocesi di Praga e che il 2 marzo dello stesso anno, su ordine di Re Venceslao IV di Boemia, fu gettato nella Moldava e vi affogò. Questo Giovanni era il figlio di Welflin (o Wölflin), un cittadino di Pomuk (Nepomuk è una piccola città a 30 km da Pilsen in Boemia; si formò nel XIV secolo incorporando il borgo di Pomuk, attestato da diversi secoli), e aveva studiato teologia e giurisprudenza all'Università di Praga. Nel 1373 prese gli ordini e divenne notaio pubblico nella cancelleria episcopale, nel 1374 fu protonotaio e poi segretario dell'arcivescovo Giovanni di Jenzenstein (Jenstein). Continuò poi i suoi studi in giuri pru enza all'università di Padova, dove ottenne nel 1387 lalaurea in diritto canonico. Egli fu inizialmen e un canonico nellachiesa di Sant'Egidio a Praga e nel 1389 divenne parroco della chiesa di San Gallo e canonico della cattedrale di Wyschehrad. Nel1390 rinunciò alla parrocchia di San Gallo per divenire arcidiacono di Sasz, ed allo stesso tempo canonico della cattedrale di San Vito, senza, però, ricevere alcuno dei benefici ecclesiastici, che competevano ai canonici della cattedrale. Poco dopo l'arcivescovo di Praga lo volle come presidente del tribunale ecclesiastico, e nel 1393 come suo vi ario generale. Venceslao IV, re di Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, desiderando fon are una diocesi nuova per uno dei suoi favoriti, ordinò che alla morte dell’abate Rarek di Kladraunessun nuovo abate fosse eletto e che la chiesa dell'abbazia fosse trasformata in una sede vescovile. Il vicario generale dell'arcivescovo si oppose energicamente a questo ordine, che violava il dirittocanonico. Quando l'abate Rarek morì nel 1393, i monaci di Kladrau immediatamente tennero una elezione; la scelta cadde sul monaco Odelenus e Giovanni, come vicario generale, confermò pronta ente questa elezione, senza tenere in conto i desideri del monarca. Venceslao rispose ordinando l'imrigionamento del vicario-generale, del vicario della cattedrale, il prevosto Wenceslaus di Meissen, dell'assistente dell'arcivescovo e successivamente anche del decano dei canonici della cattedrale. I quattro furono anche torturati il 4 marzo e tre di loro furono indotti a cedere alle richieste del re; Giovanni tuttavia resistette fino all'ultimo. Gli fu fatto subire ogni tipo di tortura, inclusa la brucia ura dei fianchi con torce, ma anche questo non lo indusse all'obbedienza. Alla fine il re ordinò di metterlo in catene, condurlo attraverso la città con un blocco di legno nella bocca e gettarlo dal Pon e Carlo nel fiume Moldava: era il 20 marzo 1393. Tradizione e mito Alcuni annali storici scritti 60-80 anni dopo la sua morte (e perciò considerati leggendari dagli storici protestanti) attribuiscono il martirio a cause molto diverse. Secondo questa tradizione, che gli abitanti del paese sposano ap ieno, Giovanni Nepomuceno sarebbe anche stato confessore della regina Giovanna di Baviera ed il re, avendo dei dubbi sulla fedeltà della stessa, gli aveva chiesto di rivelare quanto detto in confes ione dalla regina. Giovanni non aveva accettato di violare il segreto delle confessioni e perciò venne fatto gettare nella Moldava dove annegò. Il mattino seguente il corpo venne ritrovato sulle rive del fiume circondato da una strana luce; ciò sarebbe accaduto il 16 maggio del 1383. Il luogo della sua esecuzione, sul Ponte Carlo è tuttora luogo di venerazione e viene ricordato da una lapide; secondo la credenza popolare toccando la lapide con la mano sinistra si avrà fortuna per i successivi 10 anni. Raduno Volkswagen e derivati Si svolge il 1 e 2 settembre il Volkswagen incontro, raduno di maggiolini inserito nel circuito nazionale degli appuntamenti degliappassionati della mitica auto tedesca; porta in paese numerosi visitatori e curiosi affascinati dalla sfilata delle più eccentriche versio e della vetturetta tedesca. Si registrano infatti presenze da varie città italiane quali Roma, Sulmona, Napoli, Maddaloni, Caserta, Campobasso, Foggia, oltre ad un nutrito gruppo sannita proveniente da Benevento, Morcone, Cerreto e Ponte. "Festa del Sacro Cuore di Gesù" Viene organizzata una pro essione per le vie del paese, con soste presso altarini allestiti dai cittadini. Dalle finestre, al passag io della processione, sono lanciati petali di fiori e vengono esposti alle finestre lenzuola ricamate. Si svolge dal 24 al 31 Luglio